Il riallestimento della mostra Balle di Scienza presso gli spazi della Città della Scienza di Catania ha comportato un deciso ripensamento dell’impianto di partenza, dovuto alle diverse caratteristiche dell’edificio ospitante. La Città della Scienza è un significativo esempio di riuso di un edificio ex-industriale (fabbrica di zolfo) per l’inserimento di nuove attività culturali collegate all’Università. Uno dei primi aspetti di cui il progetto tiene conto riguarda proprio l’esigenza di organizzare gli exhibit espositivi in ambienti con caratteristiche d’irraggiamento diretto. Questo aspetto ha comportato ad esempio di procedere al completo oscuramento di tutti gli ambienti interessati dall’evento attraverso pellicole adesive e schermature in tessuto non tessuto dei lucernai. L’idea allestitiva sfrutta dunque l’elemento del percorso sopraelevato, vero asse portante della promenade architecturale realizzata in fase di riconversione dell’edifico. Tale percorso, posto ad una quota di +3ml dal piano di ingresso assolveva, nelle intenzioni dei progettisti, all’esigenza di collegare in maniera dinamica e spettacolare gli edifici della ex-fabbrica e di consentire una fruiziona anche in altezza dei diversi ambienti. L’idea allestitiva sfrutta l’esistenza di un elemento scenografico potente come la passerella sopraelevata per collocare l’ingresso della mostra direttamente al livello soprelevato, consentendo un avvicinamento alla mostra stessa che sfrutti l’effetto dinamico del camminamento in quota. In questo modo si consente che l’allestimento venga fruito visivamente in prima battura dall’alto, filtrando lo sguardo attraverso un sistema di teli semi-trasparenti posti a lato della passerella lungo la doppia altezza, e solo successivamente di interagire “dal basso” con i contenuti e con le video-interazioni presenti in mostra.

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