- Esporre il compasso d'oro
- Concorso di idee
- Milano 2013
Impercettibile ed indispensabile, sono gli aggettivi che descrivono il valore del design. L’obiettivo è convertirli in spazio. Superfici effimere, trasparenze, contrasti di colori intensi rivestono la sala, deformando il rapporto tra la luce, lo spazio e gli oggetti. Il tema allestitivo è stato trattato privilegiando un approccio “contestuale”. A partire dal rapporto visivo con il “contenitore”, il racconto allestitivo articola una percezione organizzata lungo un percorso teso ad esaltare il carattere “orientato” dello spazio. La proposta accetta la spazialità esistente, di cui asseconda l’andamento, attraverso un movimento ascensionale fatto di accelerazioni e sconfinamenti dello sguardo in altezza e in profondità. La monumentalità delle capriate di copertura diviene il sostegno di un sistema di tende motorizzate che abbracciano l’involucro interno, in una dialettica dal forte carattere teatrale; mentre le scaffalature destinate ad accogliere gli oggetti in esposizione, sono trattate come elementi costitutivi della nuova spazialità. I teli, regolabili in altezza, hanno la funzione di filtrare la luce esterna ed accogliere i contenuti multimediali; le teche sono un supporto per gli oggetti fisici e per la grafica.
Galleria
- Stato: Ideazione 2011
- Tipologia: Concorso di idee
- Nome del progetto: Esporre il compasso d'oro
- Location: Milano
- Gruppo di lavoro: Arch. Lucio Giecillo, con Arch. Alessia Cavalli, Ind. designer Serena la Daga, Arch. Francesca Smaldore
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